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Comune di Trevignano Romano

Azzerata completamente la “parte variabile” della TARI per tutte le utenze commerciali


L’Amministrazione Comunale ha deciso di azzerare completamente la “parte variabile” della Tassa sui Rifiuti (TARI) per tutte le utenze commerciali che sono state interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività.
Ciò significa applicare uno sconto complessivo di quasi il 70% della bolletta.
Le aziende interessate dallo sgravio, riceveranno direttamente dagli uffici comunali preposti i nuovi modelli di pagamento che sostituiranno quelli precedentemente inviati e per chi dovesse aver già pagato sarà effettuato un rimborso o compensazione per le successive tasse.
Una misura che si aggiunge alle altre agevolazioni che sono state già attuate quale l’esonero del pagamento per tutto il 2021 del canone unico patrimoniale -ex Cosap- a carico di tutti i pubblici esercizi (bar, ristoranti, trattorie, pizzerie).
Con riferimento specifico alle misure finalizzate a contenere l’aggravio fiscale nei confronti delle utenze TARI, l’Amministrazione ha deciso di riconoscere le seguenti riduzioni:
1) Azzeramento del 100% della tariffa parte variabile per le utenze non domestiche che sono state interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività. Le riduzioni di cui trattasi, riduzione stimata in 125.841,00 euro, saranno applicate d’ufficio per le utenze non domestiche per le seguenti categorie:
• Cat. 1;
• Cat. 2;
• Cat. 3 – solo i magazzini al servizio di utenze commerciali
• Cat. 4 – solo campeggi e impianti sportivi;
• Cat. 7;
• Cat. 8;
• Cat. 11 – solo ag. Viaggi, sale scommesse, uffici dedicati ad attività somministrazione;
• Cat. 13 – escluse ferramenta, cartolerie, librerie, fiorai, casalinghi, profumerie;
• Cat. 15;
• Cat. 17;
• Cat. 22;
• Cat. 23;
• Cat. 24;
• Cat. 27 – solo pizzerie al taglio;
• Cat. 30;

2) Riduzione della tariffa generale per le utenze domestiche, che possono trovarsi in effettive condizioni di disagio in base a quanto stabilito ed individuato dall’ufficio dei servizi sociali per le quali si è messa una cifra intorno ai 24.000,00 euro.

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